Articolo di Redazione, ANSA
Il 5G, la rete mobile di ultima generazione, è pronta per il mercato. “Dobbiamo passare dalle sperimentazioni alla commercializzazioni”, ha spronato la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, ricordando che la fase di test è terminata il mese scorso. Ormai sono passati quasi tre anni dal debutto della nuova tecnologia in cinque città pilota: Torino, L’Aquila, Bari-Matera, Prato e Milano. La prova per la ministra ha funzionato: “Siamo andati molto bene”.
Se riusciremo a utilizzare la tecnologia del 5g, a trarne vantaggio, nei prossimi 15 anni avremo un impatto positivo del Pil per circa 80 miliardi”, ha sottolineano Pisano, secondo cui “è venuto il momento di calare l’internet veloce per smartphone, e non solo, nella vita quotidiana e nell’economia, dall’agricoltura al turismo. Il 5G combinato ai droni potrebbe aiutare infatti a monitorare le coltivazioni.
E ancora, in unione con la realtà virtuale aumentata, abbinato a smart glass, potrebbe promuovere siti archeologici. Tra le tante applicazioni Pisano ha suggerito anche lo sviluppo nel settore del broadcasting, per rendere il comparto competitivo a livello “internazionale”. Insomma si tratta di agganciare la trasformazione alla necessità di rilancio del Paese. E senza timori, ha assicurato la ministra.
Dagli studi a disposizione emerge che il 5G “non ha impatti negativi sulla salute dei cittadini”, ha ribadito la titolare dell’Innovazione. Anzi rispetto alla versione precedente, il 4G, può essere anche “meno impattante”. La nuova rete si arriva su necessità, va dove serve, mentre la ‘vecchia’ prevede è più dispendiosa a livello di onde, “irradia in modo diffuso”, ha tenuto a chiarire la ministra. (ANSA).
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