Articolo di Barbara Millucci, Corriere della Sera
Sara un 2021 all’insegna della resilienza aziendale con il 5G che finalmente entra nelle case degli italiani tramite la comune rete WiFi. «Abbiamo lanciato una nuova famiglia di dispositivi molto rivoluzionari e innovativi, chiamati Fixed Wireless Access, che traducono la potenza del 5G in segnale WiFi utilizzabile sin da subito nelle case e negli uffici degli italiani», racconta Paolo Campoli, da 22 anni in Cisco ed attualmente vice president, global service provider leader. Potremo finalmente vedere film in alta qualità 8k, effettuare chiamate olografiche, essendo presenti “virtualmente” nella stessa stanza con chi si parla, seguire in contemporanea più partite di calcio in diretta, interfacciarci con robot, “scaricare” alla velocità della luce e fare streaming di giochi in VR. «Il nuovo dispositivo casalingo sarà un vero e proprio Home Office che rispetta tutti gli standard di sicurezza con possibilità di gestire al meglio il traffico legato allo smart working e alle video conferenze», aggiunge Campoli.
Come funziona
La quinta generazione mobile entrerà nel vivo nel 2021. Secondo Ericsson, nel 2025 si arriverà a 2,8 miliardi di utenze 5G attive nel mondo. Per quella data la percentuale di utenti connessi sarà guidata soprattutto dalle regioni del nord-est dell’Asia, che da sole porteranno 1,3 miliardi di abbonamenti. «Oggi per usare 5G è necessario o un telefono Samsung o l’ultimo modello di Iphone – continua il manager – il nuovo gateway di Cisco invece riceve il 5G che traduce e converte in segnale WiFi all’interno delle abitazioni. A livello ‘geografico’ è un collegamento 5G, mentre a livello ‘locale’ è un collegamento Wi-Fi», puntualizza Campoli. «L’apparato, sicuro, automatizzato e semplice, è stato disegnato da noi con la collaborazione degli operatori della telefonia. Le velocità saranno quelle del 5G riconvertite in Wi-Fi dunque nell’ordine delle decine delle centinaia di megabit se non di gigabit al secondo», aggiunge il manager. Basterà installare un modem ad hoc in casa e un’antenna 5G sul balcone o sul tetto. Il segnale arriva ad alta velocità fino all’antenna che si collega poi al modem dell’abitazione che a sua volta dirama il segnale su cui l’utente naviga, proprio come già accade oggi con la rete senza fili di casa. Secondo un rapporto riservato di STL Partners Research Team «l’accesso wireless fisso (FWA) crescerà fino al 20% nell’arco dei prossimi 5 anni, più del doppio rispetto a oggi». In queste applicazioni così sofisticate la bassa latenza è fondamentale. «Questo nostro nuovo gateway è più che altro pensato per le pmi che necessitano di organizzare il telelavoro in modalità sicura», continua Campoli.
Le applicazioni
Concretamente cosa si potrà fare? «Si potranno segmentare le postazioni di lavoro da remoto (ad esempio una per Netflitx ed una diversa per il lavoro cosi da preservare la qualità del servizio), oltre che difendere e proteggere il cliente da attacchi di cyber security e da siti malevoli». Secondo il trend report 2021 di Cisco, sono stati oltre 4 mila gli eventi medi mensili organizzati dalle aziende su reti wireless durante il lockdown. E se la pandemia continuerà nel 2021, per migliorare la resilienza aziendale, il 62% delle imprese si dice intenzionata ad implementare i servizi cloud come le videoconferenze, introducendo nuove misure di sicurezza sul posto di lavoro come telecamere termiche, ricicli di aria, ascensori contactless.
E le vecchie reti?
Le vecchie reti 2 e 3G che fine faranno? «Il 2G continuerà ad esistere per la connettività Iot di oggetti e servizi a basso velocità, mentre il 3 e 4G convergeranno in un’unica architettura di rete insieme al 5G. Le chiamiamo reti ANYG, nel senso che non dovremo più domandarci su quale tipo di G le applicazioni girano. Avremo una piattaforma unica e unificata che offrirà servizi in totale sicurezza e in maniera del tutto indipendente dalla generazione. Potremo non solo connettere le applicazioni tra loro, ma anche arricchirle con nuove funzioni. Inoltre, le aziende che nascono già con il digitale come modello di business sono quelle che avranno un’accelerazione della produttività e dei fatturati. Lo dicono le nostre ricerche sulle aspettative di recupero delle imprese nel post covid. Il 5G, accelerando la digitalizzazione di queste stesse aziende, diventerà un importante catalizzatore della ripresa». A leggere i report a beneficiare del 5G sarà anche il Pil. Il valore economico del 5G in Italia è stimato in 14 miliardi di euro ed entro il 2035 genererà 80 miliardi di extra gettito sul Pil. «Avremo un incremento del prodotto interno loro nell’ordine di mezzo punto percentuale. A livello europeo, secondo alcuni dati, potrebbe invece arrivare a 2 punti e mezzo percentuali». A quel punto è tutto pronto per il passo successivo: il 6G.
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