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Bandi 5G con penali: 40% dei lavori in due anni

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Il valore totale delle due gare è di 1,92 miliardi, offerte attese entro il 27 aprile

La doppia gara per le reti 5G vale in tutto 1,92 miliardi, risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le due procedure sono state pubblicate da Infratel, la società in-house del ministero dello Sviluppo economico guidata da Marco Bellezza, e gli operatori potranno presentare le offerte entro il 27 aprile. Il primo bando, da 948,8 milioni, riguarda infrastrutture e relativi apparati attivi per rilegamenti in fibra ottica (backhauling) di oltre 11mila siti radiomobili. Il secondo, da 973,8 milioni, finanzia la costruzione e gestione di nuove infrastrutture mobili che devono garantire velocità di trasmissione, in condizioni di punta del traffico, di almeno 150 megabit al secondo in downlink e 30 Mbit/s in uplink. Dovranno essere coperte solo aree a fallimento di mercato.

L’incentivo

Il ministero dell’Innovazione tecnologica, che coordina il piano banda ultralarga, ha scelto il modello a incentivo: gli operatori saranno rimborsati fino al 90% delle spese e manterranno la proprietà delle infrastrutture. Ognuno dei bandi prevede sei lotti su base macro regionale senza tetto per le offerte. Rispetto al 100% richiesto dalla gara per la banda larga fissa, i due bandi per il 5G hanno condizioni molto meno stringenti. Per ciascun lotto, infatti, dovrà essere garantito il rilegamento di almeno il 30% dei siti (per il primo bando) e la copertura del 30% delle aree (per il secondo) individuate per ciascuna Regione presente nel lotto.

Scadenze e penali

I lavori andranno ultimati entro il 30 giugno 2026 con un sistema molto dettagliato di penali. Entro metà agosto gli aggiudicatari dovranno trasmettere a Infratel un piano delle realizzazioni. Già entro il 2024 andrà completato il 40% delle aree e il 65% dei siti radiomobili da collegare in backhauling. In caso di mancato raggiungimento di una o più delle scadenze intermedie, fissate su base semestrale, scatterà una riduzione del contributo dovuto per ogni area non coperta (10mila euro per il primo bando e 15mila per il secondo). Nel caso in cui per ciascuna scadenza intermedia non venga connesso almeno il 70% dei siti previsti, Infratel potrà revocare l’intero contributo.

Prevista come garanzia definitiva una fideiussione pari al 15% del contributo concesso.

Articolo a cura di Carmine Fotina, Il Sole 24 Ore

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