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5G, per il Pil mondiale extra gettito di 8 trilioni di dollari in 10 anni

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Articolo di Patrizia Licata, CorCom

 

Secondo le stime del “5G Business Readiness Report” di Nokia oltre il 70% delle grandi imprese investirà nella quinta generazione mobile di qui al 2025. Incremento del 10% della produttività per le aziende che hanno già colto le opportunità.

Le industrie che sfruttano le nuove capacità offerte dal 5G potrebbero aggiungere al Pil mondiale ben 8 trilioni di dollari entro il 2030. Lo stima il nuovo “5G Business Readiness Report” di Nokia sottolineando che ad accelerare il passo degli investimenti in trasformazione digitale – compreso il rollout delle reti e dei servizi 5G – è la stessa pandemia di coronavirus che oggi mette a dura prova le economie mondiale ma che nel medio e lungo periodo sarà un fattore rilevante per l’innovazione e la crescita delle imprese e delle stesse economie.

Lo studio di Nokia rileva in particolare che le aziende già “5G mature” stanno crescendo più velocemente e sono l’unico insieme di imprese che ha registrato un incremento netto della produttività (+10%) dopo la diffusione del Covid-19 e l’unico capace di mantenere o potenziare una relazione attiva con i clienti durante la crisi sanitaria.

Maturità solo per il 7% delle imprese
Condotto insieme ai Nokia Bell Labs, il report si basa su un sondaggio condotto da Sapio tra 1.628 manager che si occupano di decidere sugli acquisti tecnologici della loro azienda. Lo studio ha coperto otto mercati (Australia, Finlandia, Germania, Giappone, Arabia Saudita, Sud Corea, Uk, Usa) e sei settori industriali (energia e utility, estrattivo, manufacturing, PA, sanità, trasporti). Il 50% delle imprese rappresentate sono a metà strada nella loro “5G readiness”, tra pianificazione iniziale, trial e implementazioni, mentre solo il 7% sono classificate come “mature”.

Tra le aziende “mature” sul 5G il 49% si trova nella fase di espansione dei progetti 5G e il 37% in quella di implementazione: sono i due stadi più avanzati nella maturità 5G per Nokia.

Dall’altro lato, ci sono le aziende ritardatarie, con un 20% che ancora sta pianificando l’adozione dei nuovi servizi, l’11% che esplora le potenzialità e il 5% che resta in un atteggiamento passivo.

Investimenti: “critici” i prossimi tre anni
Secondo Nokia, nonostante la pandemia, il mondo assisterà a un boom di investimenti in 5G: il 72% delle grandi imprese investirà su questa tecnologia di qui al 2025, con un’impennata nei prossimi tre anni per dare il colpo di acceleratore alla trasformazione digitale. Un terzo delle aziende intervistate teme di essere superato dalla concorrenza se non investono nel 5G entro i prossimi tre anni.

Al momento però solo il 15% sta investendo in implementazione e resta un 29% di imprese che non ha pianificato alcun investimento in 5G nei prossimi cinque anni.

“Per catturare le enormi opportunità del 5G, le aziende devono iniziare subito o intensificare ora i loro progetti e accelerare l’innovazione nei modelli di business per restare competitive in un’economia che si sta rapidamente digitalizzando”, ha affermato Gabriela Styf Sjöman, Chief Strategy Officer di Nokia. “Oltre a investire nella tecnologia in sé e per sé, ciò richiede una digitalizzazione delle operazioni, dei processi e dei modi di lavorare”.

Imprese impreparate sul 5G, un terzo teme che non sia sicuro
Gli attuali livelli di adozione del 5G dimostrano che sussistono notevoli barriere all’implementazione, secondo Nokia. Lo studio ne evidenzia le principali: ecosistemi non maturi (limitata disponibilità di infrastrutture fuori dai centri urbani per il 28% degli intervistati), dirigenti poco preparati (alcuni manager non comprendono o non conoscono a pieno il 5G), consapevolezza (il 22% dei manager ha detto che l’implementazione del 5G non è una priorità), costi e complessità (citati dal 15%) e sicurezza (il 34% teme che il 5G non sia sicuro).

Meno costi per lo spettro 5G e più voglia di innovare
Vengono anche individuate tre azioni-chiave per dare slancio agli investimenti e all’adozione del 5G: regole più adeguate, collaborazione e voglia di innovare.

Sulla regulation, un terzo degli intervistati dice che investimenti del governo in infrastruttura o aiuti per far scendere i costi sarebbero uno stimolo a investire in 5G. Le imprese, secondo Nokia, non adotteranno il 5G se le forniture degli operatori di rete non hanno un prezzo appropriato e ciò è possibile solo se i governi liberano lo spettro 5G e lo vendono a prezzi equi.

C’è poi una mancanza di conoscenza sul 5G che secondo Nokia va affrontata, sia a livello di imprese che di consumatori. Occorre maggiore informazione su come questa tecnologia può migliorare l’attività delle imprese e le società. A quel punto, però, occorre il coraggio di cambiare modo di operare per integrare il 5G e le sue innovazioni.

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