Articolo di Pietro Tatafiore, Huffington Post
Tra le tante teorie cospirative riguardanti il 5G ce n’è una più dolce di tutte: quella del Buondì Motta. La casa dolciaria si è connotata negli ultimi anni per pubblicità sempre ironiche, sarcastiche e politicamente scorrette, come quella in cui un asteroide colpiva la famiglia di un’insopportabile bambina riducendola in cenere.
Con il medesimo tono irriverente e provocatorio la pubblicità del Buondì si è spostata sui complottisti; un soggetto inquietante, forse fotografando lo spirito dei tempi, incalza la famigliola intenta a far colazione col Buondì: continuereste a mangiarla sapendo che ha 5G? Riferendosi alle G presenti in un claim della merendina. “Ci mancava il complottista”, risponde la mamma con indifferenza.
È un’interessante strategia di marketing, basata sull’attualità e che esce dai normali canoni delle merendine tutte felicità e famiglie perfette. Ed è anche un’ottima risposta alle teorie complottiste dei NO 5G che in questi giorni di recrudescenza del Covid-19 si fanno sempre più strada.
Se c’è un lato positivo in questo momento difficilissimo è il recupero della Scienza, con la S maiuscola. Gli italiani, pur essendo passate con disinvoltura da essere commissari tecnici a costituzionalisti fino a essere virologi, sono tornate ad ascoltare medici e scienziati, anche quando questi avevano opinioni diverse tra loro.
Così le panzane terrapiattiste o le teorie fantascientifiche e apocalittiche sulla vera natura del 5G diventano oggetto di canzonature, un po’ come gli sproloqui dello scemo del villaggio: lasciamolo parlare, sorridendo. La speranza è che tale approccio si diffonda sempre di più, sconfiggendo la sindrome NIMBY che porta a non volere le antenne sul proprio territorio perché, che siano 3, 4 o 5G, sarebbero pericolose per la salute, senza alcuna evidenza scientifica.
Di certo c’è solo che se il 5G fosse già stato attivo durante la pandemia, probabilmente si sarebbe potuto combattere meglio il Covid-19 e che grazie alla connettività, anche wireless, milioni di persone in tutto il mondo hanno potuto continuare a lavorare, senza perdere il posto di lavoro, spesso trovando nuove e diverse opportunità. L’approccio migliore ai cospirazionisti, alla fine, è proprio quello del Buondì Motta: una risata li seppellirà.
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