Articolo di Hd Blog
Le reti di nuova generazione si stanno diffondendo sempre più rapidamente: è, questo, quanto emerge dallo studio pubblicato da Ookla basato su più di 60 milioni di dati Speedtest raccolti nel terzo trimestre 2020, tramite cui viene offerta una fotografia del 5G nel mondo e si cerca di prevedere quali possano essere gli sviluppi negli anni a venire. La ricerca non fa che confermare quanto già riportato di recente da Ericsson, secondo cui sarebbero già 1 miliardo le persone raggiunte dal servizio, con tempistiche di diffusione più rapide del previsto. Nello specifico, le domande a cui si cerca di dare una risposta sono:
è aumentata la velocità?
qual è il Paese in cui il download è più veloce?
come si è diffuso il 5G nel mondo?
laddove il 5G non è ancora arrivato/diffuso, quali sono le prospettive per il futuro?
1000% PIÚ VELOCE DEL 4G
La differenza rispetto al 4G c’è, e si vede: a livello globale, il download sotto rete 5G è quasi il 1000% più veloce di quello LTE (954%, per essere precisi), mentre l’upload è più veloce del 311%. La velocità mediana in download del 5G è di 207Mbps contro i quasi 20Mbps del 4G.
EMIRATI ARABI SU TUTTI
Con 959,39Mbps sono gli Emirati Arabi il Paese più veloce al mondo in download. Per il record in upload bisogna tornare in Europa, precisamente in Ungheria, dove la velocità è di 108,20Mbps. Si tratta delle velocità registrate dal 10% degli utenti più veloci (90° percentile), metodo che consente di identificare più facilmente i picchi per ciascun Paese. Al secondo posto c’è l’Arabia Saudita, al terzo la Norvegia. Cambiando modalità di calcolo rinunciando ai percentili ed affidandosi invece ai valori mediani, è la Norvegia il Paese più veloce al mondo in download con 549Mbps, seguito da Emirati Arabi e Sud Africa.
Città più veloci sotto 5G
A livello di città, la musica non cambia: Abu Dhabi (Emirati Arabi) è la più veloce con 546Mbps, Riyadh (Arabia Saudita) la seconda, Madrid (Spagna) la terza. In questo caso è stato utilizzato il valore mediano. Al nono posto c’è Roma, con una velocità di 307,32Mbps in download e di 25,97Mbps in upload.
ITALIA AL TOP TRA I G7, SPAGNA PRIMA IN UE
É proprio il nostro Paese quello a registrare la velocità mediana in download più veloce tra i membri del G7 con 230,05Mbps, seguita da Giappone, Canada e UK. Italia che però risulta ultima in questo gruppo per tempo passato sotto rete 5G, con lo 0,9% del totale (all’opposto: il 14,8% del tempo passato in rete negli USA è sotto 5G).
Prendendo in considerazione gli 11 Paesi dell’Unione Europea con una sufficiente copertura 5G, è la Spagna ad avere la rete più veloce di tutti con 404,73Mbps (valore mediano) e il 3% di tempo passato sotto rete di nuova generazione. Completano il podio Ungheria e Finlandia, mentre come percentuale di tempo sotto 5G è l’Olanda a riportare i dati migliori (16,5%), seguita da Danimarca (9,5%) e Finlandia (5%).
DIFFUSIONE
Come facilmente intuibile, sono tre le aree del mondo in cui il 5G è maggiormente diffuso: USA, Europa e sud-est asiatico. Vanno comunque citati numeri importanti anche per la penisola araba e per il sud-est australiano. In un anno il numero di Paesi con disponibilità commerciale del 5G è aumentato di più del 60%: nel terzo trimestre 2020 sono 99 quelli che possono affidarsi alle reti di nuova generazione. Sono invece quasi 15 mila le città, +1.671% su base annua, concentrate soprattutto negli USA (più di 7.500), Germania (2.300), Austria (1.100) e Olanda (1.000).
2021
Gli sviluppi tecnologici attesi per il 2021 non faranno che velocizzare ulteriormente il processo di diffusione delle reti di nuova generazione. Si partirà dalla possibilità di combinare due bande di frequenza 5G nel range sub-6GHz, ottenendo maggior velocità e copertura. La condivisione dinamica dello spettro (DSS) permetterà poi agli operatori telefonici di combinare il già disponibile spettro FDD (Frequency Division Duplexing) con quello dedicato di media banda. Solo a quel punto si potranno così ottenere tutti i migliori risultati in termini di velocità, latenza, diffusione e stabilità del segnale.
Necessario sarà però non lasciare indietro i (tanti) Paesi che ancora si affidano al 2G e al 3G, inclusi gli europei Bosnia, Moldavia e Ucraina. Anche in questo caso il digital divide appare evidente e va combattuto per evitare di avere un mondo a due velocità.
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