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Dalla mobilità smart al 5G, a Torino nasce la Casa delle tecnologie emergenti

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Articolo a cura di Alessia Spinapolice, Repubblica

Finanziato con oltre 13 milioni di fondi ministeriali, il nuovo laboratorio Cte-Next testerà nuovi dispositivi e soluzioni per spostarsi, realizzare oggetti, offrire servizi urbani. La sindaca Appendino: “L’innovazione passa di qui”

Nasce a Torino un nuovo laboratorio urbano, si chiama Casa delle tecnologie emergenti di Torino – Cte Next e si trova in corso Unione Sovietica 214, negli spazi del Csi Piemonte. Un progetto che consentirà lo sviluppo di settori strategici per Torino come la mobilità intelligente, l’industria 4.0 e i servizi urbani innovativi.

Il progetto, con capofila il Comune di Torino, è stato ammesso al finanziamento dal ministero Sviluppo economico ed è stato formalmente avviato a marzo. L’obiettivo è realizzare a Torino, in stretta collaborazione con gli atenei cittadini e con altri dieci partners strategici (Fondazione Links, Cim 4.0, I3p, 2i3t Csi Piemonte, 5T, Fondazione Torino Wireless, Digital Magics, Talent Garden, Tim) un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G di Tim (come internet delle cose, intelligenza artificiale e blockchain) in grado di promuovere lo sviluppo di impresa e l’innovazione urbana in alcuni settori strategici per Torino.
Il progetto ha un valore di oltre 13 milioni e mezzo di euro e si svilupperà in 4 anni, durante i quali cercherà di lavorare in rete con startup, imprese, cittadini e istituzioni.

Quattro i principali settori strategici individuati per il territorio: “Smart road”, intesa come mobilità avanzata, sicura, intelligente, autonoma e connessa; “Urban Air Mobility”, per sfruttare le potenzialità di integrazione delle soluzioni di mobilità aerea a supporto di applicazioni di interesse urbano; “Industria 4.0”, che partendo dal passato industriale di Torino puntando a promuovere soluzioni innovative per connettere macchine, oggetti, risorse e persone in ambiente produttivo e lungo la filiera di fornitura; infine, l’ambito trasversale dei “Servizi urbani innovativi, ovvero il potenziale del 5G a supporto della pubblica amministrazione, per l’erogazione di migliori servizi al cittadino, la gestione di risorse, beni e spazi pubblici, la valorizzazione del territorio e lo sviluppo di business.

“Grazie al costante e resiliente lavoro dell’amministrazione realizzato negli ultimi 5 anni sul tema innovazione e smart city, Torino ha vinto a livello nazionale questo ambito programma che ha l’obiettivo di accelerare la transizione delle città leader dell’innovazione verso nuovi modelli di sviluppo urbano sostenibile”, dichiarano Chiara Appendino e Marco Pironti, sindaca e assessore all’Innovazione della Città. “L’innovazione passa inevitabilmente da una collaborazione orizzontale tra pubblico e privato – aggiunge la sindaca – Le città devono essere al centro delle politiche di una nazione. Non c’è tecnologia che non ha bisogno di essere sperimentata, valutata e portata avanti insieme a un soggetto pubblico. Le città devono essere protagoniste e hanno bisogno di spazi come questo”.

“Inauguriamo, a fianco della nostra storica sede, una struttura altamente innovativa che rappresenterà il ponte ideale fra presente e futuro della pubblica amministrazione, oltre che il punto di incontro con ricerca e industria – afferma Pietro Pacini, direttore generale del Csi Piemonte – Una fucina per le idee e una palestra per esercitarsi nell’innovazione”.

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