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Intelligenza artificiale applicata, 5G: le tendenze tecnologiche che cambieranno la didattica

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Quali sono le tendenze tecnologiche che cambieranno le nostre abitudini per i prossimi anni?

Si parla tanto di digitalizzazione del nostro Paese, dalla Pubblica Amministrazione alla scuola, per questo è importante sapere in concreto quali saranno effettivamente le “scoperte” che avranno un effettivo impatto sulla nostra vita, quelle su cui sarà richiesto uno specifico know how, specialisti in grado di supportare le aziende pubbliche e private in questo percorso.

Il report McKinsey

Sono tanti i report prodotti da società di consulenza che gravitano intorno al mondo industriale.

Tra i tanti abbiamo voluto approfondire il report “The top trends in Tech” di McKinsey, che offre una panoramica sulle dieci maggiori tendenze tecnologiche del prossimi decennio.

La considerazione della società americana che ha prodotto il report è che nei prossimi dieci anni saremo in grado di sperimentare più progresso che negli ultimi cento anni.

Bang (Bits, Atoms, Neurons, Genes), è l’acronimo che identifica un insieme di mattoncini che danno vita alla convergenza tecnologica. Si tratta di un insieme di discipline scientifiche che governano l’effetto integrato della grande capacità computazionale e la disponibilità sempre più massiccia di dati.

Da queste nuove convergenze tecnologiche stanno derivando, già oggi, sorprendenti scoperte nelle Scienze della Salute e dei Materiali, nuove idee per reinventare aziende, mercati, industrie, settori, nuove opportunità per trovare soluzioni efficaci ad alcuni dei grandi e complessi problemi dell’umanità, come il cambiamento climatico.

Vediamo quali sono queste tendenze che rivoluzioneranno le nostre vite ed avranno un grande impatto nel mondo del lavoro cosi come nella scuola. L’insieme di queste tecnologie vengono descritte dall’acronimo

Le nuove tendenze tecnologiche

Automazione dei processi, in sostanza parliamo dell’IoT, cioè delle tecnologie abilitanti che ruotano attorno all’automazione come la robotica, l’AMR (Autonomous Mobile Robots), la stampa 3D, Digital Twins, Intelligent Automation. Tanti lavori del futuro, questo lo devono tener presente i ragazzi della terza media che devono scegliere il proprio percorso di studi.

Connessioni veloci, larga banda e 5G, la nuova piattaforma abilitante che grazie alla bassa latenza e le alte velocità di trasmissione consente di implementare nuove soluzioni di gestione da remoto. Parliamo di Digital Manufacotring, Digital Health, come principali ambiti di applicazione. In futuro le scuole potrebbero essere coperte da queste tecnologie e gli studenti potranno utilizzare applicazioni di realtà aumentata.

Terza applicazione è quella relativa alle architetture IT basate su il cloud e l’edge computing, Ovvero tanta capacità di memorizzare dati su piattaforme virtuali in logica HUB, centri di raccolta dei dati periferici.

L’informatica di nuova generazione, quella incentrata su Quantum Computing e Chip Neuromorfici, sarà sempre più indispensabile per risolvere problemi complessi, soprattutto nel campo della ricerca scientifica.

Avremo un maestro digitale?

La “nuova informatica” darà vita anche ad una serie di cambiamenti epocali accelerando gli sviluppi dell’intelligenza artificiale (sia andrà verso la cosiddetta intelligenza artificiale quantistica) e consentendo lo sviluppo di veicoli completamente autonomi.

Arriviamo così alla quinta applicazione innovativa, legata all’intelligenza artificiale applicata. McKinsey stima che già entro il 2024 il linguaggio generato dall’intelligenza artificiale sarà alla base di oltre il 50% delle interazioni tra esseri umani e macchine. Questo è veramente un passaggio che cambierà tanti lavori, modalità di interagire tra le persone, ma fornirà tanti strumenti nuovi che potranno rivoluzionare i modelli didattici attuali. Ci risulta difficile intuire oggi come queste applicazioni di machine learning e deep learning potranno essere integrate nella didattica tradizionale, di certo il mondo della formazione non potrà non tenerne conto. Non ci immaginiamo un futuro con il maestro digitale, anzi non ce lo auguriamo. La relazione interpersonale tra docente e studente abbiamo visto tutti durante il lockdown quanto sia importante, però questa tecnologia andrà “messa a terra” in maniera costruttiva, complementando il ruolo del docente e non sostituendolo.

Anche la programmazione subirà una evoluzione verso quello che viene definita come Software 2.0, dove reti neurali e apprendimento automatico diverranno “autonomi”. Qui l’impatto maggiore lo vediamo sui programmi didattici degli indirizzi delle scuole superiori dove oggi si studia l’informatica.

Alto aspetto del prossimo futuro è quello della nuova frontiera della Cyber security, con soluzioni di Zero Trust Security e Blockchain, piattaforme resistenti a vulnerabilità e minacce. Su questo tema ci immaginiamo finalmente un mondo dove il registro elettronico sia sicuro da attacchi informatici!

La convergenza tra mondo IT (intelligenza artificiale, automazione, informatica di nuova generazione) e Scienze Biologiche innesca una vera e propria bio-rivoluzione che consentirà, a titolo di esempio, di accelerare la ricerca in campo farmaceutico, sviluppare terapie geniche, creare farmaci iper-personalizzati e dare slancio alla medicina personalizzata (BioTech). In questo caso non vediamo impatti sul mondo della scuola come anche per la nanotech che avrà importanti rivoluzioni con la scoperta di nuovi materiali. Ultima tendenza ma non per importanza è la ClenTech, energia fonti rinnovabili, con edifici efficienti sia dal punto di vista energetico che idraulico. Qui ci piace sognare in grande, perché non immaginare scuole eco sostenibili?

Articolo a cura di Dino Galuppi, La tecnica della scuola

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