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Il Brasile firma contratti con gli operatori prima del lancio del 5G

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Dieci aziende sono state autorizzate a costruire le reti a seguito dell’asta dello spettro di quinta generazione.

Il governo brasiliano ha firmato contratti che autorizzano gli operatori a iniziare a costruire reti 5G a seguito dell’asta del paese dello spettro di quinta generazione a novembre.

Il presidente Jair Bolsonaro ha fornito le autorizzazioni del servizio al gruppo di 10 società che hanno presentato con successo offerte per le bande di frequenza 700MHz, 2.3GHz, 3.5GHz e 26GHz nei blocchi nazionali e regionali.

Il via libera alle aziende dà il via al lavoro pratico intorno all’implementazione, che è supportato dall’impegno delle aziende a investire 42 miliardi di reais (7,5 miliardi di dollari) per introdurre la tecnologia in tutto il paese.

Alla cerimonia che si è svolta martedì (7), il discorso di 20 minuti di Bolsonaro si è concentrato principalmente su aspetti dell’attuale amministrazione che non sono correlati alla nuova tecnologia, come la sua opposizione a richiedere prove di vaccinazione COVID-19 da parte dei turisti che entrano in Brasile.

In particolare, in relazione al passaggio allo standard tecnologico di quinta generazione per la banda larga mobile, il presidente è stato breve: “Il 5G è fantastico. Tutte le capitali lo avranno all’inizio del prossimo anno; questo è un salto per le comunicazioni brasiliane e per l’Internet of Things”, ha detto all’evento.

Con la firma dei contratti, un gruppo di lavoro composto dall’agenzia di telecomunicazioni Anatel, dagli operatori di telecomunicazioni e dalle emittenti televisive si occuperà delle attività relative alla bonifica della fetta principale dello spettro, attualmente utilizzata per i sistemi di ricezione delle parabole satellitari.

Nell’ambito del Monitoring Group for the Implementation of Solutions for Interference Problems, che inizia le sue attività domani (10), l’obiettivo principale è quello di liberare la banda tra 3.625 e 3.700 GHz, in modo che possa essere utilizzata dagli operatori e consentire loro di definire i tempi intorno al lancio delle offerte commerciali 5G.

Claro, Vivo e TIM, i tre operatori mobili nazionali brasiliani, si sono assicurati i tre lotti disponibili per la banda a 3,5 GHz e si prevede che spenderanno complessivamente 1,1 miliardi di reais (200 milioni di dollari) nell’implementazione.

L’asta 5G del Brasile ha incluso una serie di obblighi specifici per i vincitori della frequenza 3.5GHz, tra cui l’espansione della rete di cavi in fibra ottica nei letti dei fiumi della regione del Nord, compresa l’Amazzonia, nonché il collegamento di scuole e autostrade federali e la strutturazione della rete di comunicazione 5G privata per la pubblica amministrazione federale, con protocolli di sicurezza e crittografia più robusti.

Il 5G porterà 169 miliardi di reais (30 miliardi di dollari) all’economia brasiliana nei prossimi 20 anni, secondo le stime di Anatel.

Articolo a cura di Angela Mari, ZDnet

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