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5G, la Ngmn si espande e va “oltre” le reti. Focus su cloud e sostenibilità

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Con l’ingresso di Bharti Airtel, Comba Telecom, Google, Ibm e Telia l’alleanza arriva un totale di 79 aziende, tra cui 24 operatori mobili. Già al lavoro sullo standard 6G

Bharti Airtel, Comba Telecom, Google, Ibm e Telia hanno fatto il loro ingresso nella Ngmn Alliance (Next Generation Mobile Networks) nel 2021. L’associazione internazionale fondata nel 2006 ha guidato e modellato l’evoluzione di 4G e 5G. Quest’anno l’alleanza si è concentrata sui temi più rilevanti delle telecomunicazioni mobili attuali e future per abbracciare tutti gli attori dell’industria: le reti disaggregate, le reti green e il 6G. La Ngmn ha ovviamente continuato a supportare la piena implementazione del 5G.

Al lavoro sulle grandi sfide dell’industria Tlc

“L’ingresso dei nuovi partner indica chiaramente che la nostra nuova strategia è vincente”, ha dichiarato la Ceo dell’Ngmn Anita Doehler. “I temi su cui ci concentriamo tocca le grandi sfide e opportunità dell’industria delle telecomunicazioni di oggi e del futuro e abbiamo la chiara missione di creare un impatto che beneficia l’intero ecosistema”.

Con l’ingresso di Bharti Airtel, Comba Telecom, Google, Ibm e Telia nell’alleanza, la Ngmn porta a 24 il numero di operatori e a 79 il totale delle aziende presenti come partner. E l’intenzione è di crescere ancora nel 2022.

Cloudification, reti green e 6G

Il nuovo “Work programme” dell’Ngmn, incentrato su disaggregazione delle reti, sostenibilità e 6G, intende fornire agli operatori di rete e all’intero ecosistema mobile delle linee guida per affrontare le evoluzioni del futuro del settore Tlc.

Per gestire le reti disaggregate e basate su cloud e softwaregli operatori mobili devono cominciare a prepararsi già da oggi, afferma l’Ngmn alliance. Occorre prevedere modelli operativi a prova di futuro che si basano sull’orchestrazione di potenti ecosistemi di partner delle soluzioni, sull’apertura e sulla flessibilità di integrare nuovi partner e nuove tecnologie, capacità e competenze di ogni tipo e anche molto diverse tra loro per generare valore e efficienza.

Per questo il nuovo Work Programme si concentra sul modello operativo end-to-end, considerando, tra gli altri fattori, i seguenti aspetti fondamentali: processi, tecnologia, strumenti, competenze. La Ngmn mira a fornire dei modelli e delle linee guida per aiutare gli attori dell’industria e a indicare ruoli e opportunità legati alla disaggregazione delle reti. L’iniziativa ha lo scopo di accorciare il time-to-market e fornire supporto nella selezione e implementazione di modelli operativi efficienti da parte delle telco mobili.

Gli operatori si trovano di fronte a una serie di sfide lungo il percorso verso la disaggrazione, la cloudification e la softwarizzazione”, afferma la Ceo Doehler. “Un tema particolarmente sentito in questo ambito è la progettazione e l’esecuzione di nuovi ed efficaci modelli operativi end-to-end. Le reti future green sono un altro tema molto importante che l’ecosistema industriale deve affrontare con un approccio congiunto. Inoltre, sono già iniziati i primi lavori sul 6G. Di conseguenza abbiamo razionalizzato il nostro Work Programme per concentrarci su questi tre temi estremamente rilevanti e e offrire un impatto significativo nel 2021 e oltre. Ovviamente restiamo impegnati a fornire sostegno alla piena implementazione del 5G”.

Articolo a cura di Patrizia Licata, CORCOM

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