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TourFOR5g

TourFOR5g – Diario di viaggio, Roma

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«Io conto di essere nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma». Queste le parole di Goethe, che ben descrivono quel sentimento che può generare una visita alla Capitale. E il TourFOR5G, organizzato da INWIT e dalla Fondazione Ottimisti&Razionali, ha fatto tappa proprio a Roma, più precisamente nella Sala della Protomoteca del Campidoglio.

Leonardo, Dante, Petrarca, Ariosto, Michelangelo circondano ospiti e relatori, testimonianza dell’incredibile valore artistico e culturale dell’Italia. Nella Sala, papa Pio VII scelse, infatti, di conservare busti e ritratti scultorei di italiani celebri. Se l’interno stupisce, l’esterno lascia a bocca aperta: dal terrazzo la vista è memorabile, i Fori Imperiali dominano il paesaggio. La salita del Colle è stato un piccolo, minuscolo prezzo da pagare.

Gli ospiti dell’incontro? Innanzitutto Roberto Gualtieri, il Sindaco, che ci ha aperto (metaforicamente) le porte del Campidoglio. E poi Paolo Aielli, Nicola Blefari Melazzi, Lorenza Bonaccorsi, Giovanni Ferigo e Monica Lucarelli.

Ed è stato il nostro Presidente, Claudio Velardi, a moderare l’evento. Il video che ha accolto il pubblico e i relatori ha anticipato quello che, anche grazie al 5G, Roma ha il compito diventare: una nuova Capitale, veloce, digitale e sostenibile che, non a caso, corrisponde al claim di questa tappa del Tour (qui il resconto della prima tappa, quella di Napoli).

Parlare di nuova connettività e di tecnologia è anche un modo per rimanere ottimisti (e razionali) in un momento storico difficile e complesso. E il 5G serve proprio a costruire un futuro migliore, come ha sottolineato Nicola Blefari Melazzi, Professore di Telecomunicazioni dell’Università di Roma Tor Vergata/CNIT. Una nuova rete, capace di garantire servizi non consentiti prima e rende la tecnologia anche per “non umani”, connettendo le cose tra loro. Il 5G è anche una tecnologia sostenibile, molto più del 4G (e la sostenibilità è fondamentale in tema transizione ecologica). Chiaramente, così come non ha senso “un telepass senza autostrada”, allo stesso modo servono le infrastrutture per poter sfruttare tutte le potenzialità del 5G.

Parliamo anche delle antenne, discrete e non impattanti da un punto di vista paesaggistico, che servono a potenziare la rete e garantire a tutti gli utenti l’accessibilità. Da un punto di vista burocratico, tallone d’Achille del nostro Paese, l’amministrazione romana è oggi esperta e consapevole. Così l’ha definita Lorenza Bonaccorsi, Presidente del I Municipio. Una amministrazione, insomma, capace di rendere Roma una vera e propria smart city, dove l’antico – il centro storico romano è patrimonio UNESCO – e il nuovo convergono. La programmazione è ovviamente fondamentale, soprattutto in una città complessa come Roma, dove convivono tante realtà molto diverse tra loro.

Anche Paolo Aielli, Direttore Generale e City Manager di Roma Capitale, ha sottolineato l’importanza della programmazione. Perché, del resto, solo con idee chiare e processi semplici sarà possibile digitalizzare la Capitale. Giovanni Ferigo, AD di INWIT, ha ricordato come il Tour serva proprio a costruire un’alleanza tra INWIT e i sindaci per accelerare la costruzione delle infrastrutture, senza invasività, in grado di gestire la rete anche nell’ottica dell’IoT. Parliamo di telemedicina, remote surgery, insomma di tutte quelle applicazioni viste, fino ad ora, solo nei film di fantascienza. Ma non è più tempo di immaginare: una città innovativa, che metta al centro le persone grazie alla tecnologia, è ora possibile.

E, infatti, di una amministrazione culturalmente pronta ha parlato anche Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità. Il lavoro è già stato avviato e il digitale è un asset strategico, che aiuta a progettare il futuro. Roma ha l’innovazione nel proprio DNA e la strada da percorrere per rafforzare questa caratteristica è senza dubbio quella della semplificazione. Per rendere la Capitale il punto di partenza dal quale costruire il futuro.

Da Roma ci si attende molto ma la città è pronta. Pronta a “vestirsi” per l’occasione, per riprendere la bella metafora del sindaco Gualtieri. E vestire la città per il 5G significa garantire quel salto di qualità che renderà Roma all’avanguardia, puntando sulla collaborazione con gli operatori e sulla diffusione delle antenne, discrete ed efficaci. Le potenzialità sono enormi e non resta che concretizzarle. Dai pagamenti alla medicina, dal trasporto alla PA: la Capitale può diventare il faro che farà luce sul futuro dell’Italia.

Come sempre, con ottimismo e razionalità.

Articolo a cura di Luigi Santoro, Fondazione Ottimisti&Razionali

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